I reumatismi, o più precisamente le malattie reumatiche, sono molto diversi fra loro: vanno da forme relativamente ‘benigne” (artrosi, reumatismi muscolari) a forme “gravi’: come l’artrite reumatoide, l’artrite reumatoide giovanile, la spondilite anchilosante, il lupus, la sclerodermia, ecc. Le forme”gravi” si caratterizzano per un’evoluzione cronica e
invalidante, talvolta fortemente invalidante.

Ogni età può essere colpita

Alcuni reumatismi infiammatori, come l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, ecc., possono comparire in giovane età, persino in età infantile.
Gli anziani, invece, sono più frequentemente colpiti (70-80%) dalle forme artrosiche.

Malattie fortemente invalidanti

Le malattie reumatiche sono al primo posto come causa di invalidità.
Nell’artrite reumatoide – meglio conosciuta come artrite deformante per le gravi alterazioni che determina all’apparato locomotore – si registra uno stato di disabilità permanente nel 10% dei casi dopo soli due anni dall’insorgenza; del 30% e del 50% dopo, rispettivamente, 5 e 10 anni.

Quanti sono i malati reumatici

Le malattie reumatiche colpiscono circa una persona su dieci. In Italia 5.500.000 persone sono affette da una malattia reumatica.
Al primo posto vi sono le artrosi (3.900.000), seguite da artrite reumatoide (350.000), spondilite anchilosante (311.000), connettiviti (LES, sclerodermia, ecc.) e molte altre.

Quale prevenzione

Una diagnosi precoce è il mezzo migliore per favorire l’avvio di terapie che consentano di fermare l’evoluzione della malattia e impediscano l’instaurarsi di gravi danni invalidanti.
Importantissimo un tempestivo e appropriato trattamento riabilitativo.

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